L’Autorità Nazionale Anticorruzione, considerata la contingente situazione emergenziale, ha avanzato lo scorso 1° aprile un’importante richiesta al Governo in argomento di versamento del contributo all’Autorità stessa.
Ma cos’è il contributo ANAC?
Ai fini della partecipazione ad una procedura di gara, come previsto dall’art. 1, commi 65 e 67, Legge n. 266/2005, è dovuta la corresponsione del contributo all’Autorità Nazionale Anticorruzione ai fini della copertura dei costi relativi al proprio funzionamento. La norma infatti prevede l’obbligo di versamento del contributo da parte degli operatori economici e delle stazioni appaltanti. Il valore del contributo da versare è variabile in relazione all’importo posto a base di gara.
Ebbene l’Autorità Nazionale Anticorruzione con delibera n. 289 del 1° aprile 2020 ha inviato al Governo la richiesta dell’adozione di un intervento normativo urgente che disponga l’esonero dal versamento della contribuzione prevista dalla richiamata legge n. 266 del 2005 per tutte le procedure di gara avviate dalla data di entrata in vigore della norma e fino alla data del 31 dicembre 2020.
L’ANAC ha chiesto l’esonero della contribuzione sia per le stazioni appaltanti che per gli operatori economici.
L’Autorità fa presente che, se autorizzata dal Governo, potrà coprire le minori entrate previste per il 2020 ad effetto dell’esenzione richiesta mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione maturato al 31 dicembre 2019.
Pertanto le Amministrazioni dovranno continuare normalmente a richiede il CIG (Codice identificativo Gara) che resterebbe obbligatorio ma, se il Governo accoglierà la richiesta dell’ANAC, diventerebbe gratuito fino alla fine del 2020 sia per le stazioni appaltanti che per gli operatori economici.