Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti è uno degli asset portanti dell’intera nuova normativa in materia di appalti pubblici, come espressamente previsto dalla legge delega del 2022 e come prescritto dall’Unione Europea. Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti ha avuto avvio dallo scorso 1° luglio con conseguente blocco del rilascio del CIG per le stazioni appaltanti non qualificate. Ma come è andata fino ad ora la campagna di qualificazione delle stazioni appaltanti?
IL NUOVO QUADRO NORMATIVO
La nuova normativa in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti è oggi contenuta agli articoli 62 e 63, nonché dall’allegato II.4 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36).
Si tratta, per ogni stazione appaltante, di un sistema di qualificazione su tre livelli al raggiungimento di specifici punteggi che verranno attribuiti dall’ANAC valutando precisi requisiti.
La qualificazione sarà necessaria per gli affidamenti di contratti di lavori di importo superiore a 500 mila euro e di servizi e forniture d’importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti (€ 140.000,00) mentre non sarà necessaria la qualificazione per l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori.
I DATI ATTUALI
Dall’approvazione del nuovo Codice (1° aprile 2023) ad oggi, l’ANAC ha stimato che su 26 mila stazioni solo 2.404 hanno inviato le domande e solo 1.571 sono state qualificate, mentre altre 286 lo sono state ma solo con riserva. Si tratta di numeri bassi (inferiori al 10%), al di sotto delle aspettative. È possibile ipotizzare che in questi ultimi mesi le Stazioni Appaltanti si siano concentrate maggiormente nell’ultimare e pubblicare le gare che avevano già preparato al fine di poter applicare le regole “già note” del vecchio Codice, mentre probabilmente nei prossimi mesi si dedicheranno alla propria qualificazione.
COMUNICAZIONE ANAC
In data 30 giugno 2023 l’ANAC ha emesso una comunicazione che recita così: “Appare necessario richiamare l’attenzione delle Stazioni appaltanti – scrive il Presidente di Anac Giuseppe Busia – in quanto ad oggi risulta che solo un numero limitato di queste ha usufruito della possibilità di avviare per tempo il processo di qualificazione attraverso i servizi resi disponibili dall’Anac. Fermo restando l’avvio del blocco del CIG a partire dal 1° luglio 2023, si fa presente che la presentazione della domanda di qualificazione può avvenire anche successivamente a tale data poiché al momento non sussiste alcuna finestra temporale di presentazione”. Si tratta in sostanza di un invito alle Stazioni Appaltanti che non lo abbiano ancora fatto ad intraprendere la procedura di qualificazione che si può trovare a questo link: https://www.anticorruzione.it/-/qualificazione-delle-stazioni-appaltanti-1
L’ANAC inoltre fornice delle indicazioni operative per le stazioni appaltanti non qualificate:
- procedono ad affidamenti per servizi e forniture di importo inferiore alla soglia europea di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 14 nonché ad affidamenti di lavori di manutenzione ordinaria d’importo inferiore a 1 milione di euro mediante utilizzo autonomo degli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate secondo la normativa vigente;
- effettuano ordini su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate e dai soggetti aggregatori, con preliminare preferenza per il territorio regionale di riferimento;
- alle Stazioni appaltanti non qualificate è consentita la possibilità di effettuare appalti congiunti con Stazioni appaltanti qualificate.
Pertanto per gli importi superiori a 140 mila euro ma inferiori alle soglie di rilevanza comunitaria per servizi e forniture sarà possibile gestire in autonomia gli affidamenti, senza dover ricorrere ad altra stazione appaltante qualificata, utilizzando gli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate, quali ad esempio il MEPA e altri strumenti di negoziazione telematici come quelli messi a disposizione delle Regioni (SINTEL, START, EMPULIA, ecc). Sarà pertanto possibile procedere autonomamente all’affidamento mediante procedura negoziata, utilizzando gli strumenti telematici accreditati e disponibili.
IMPORTO |
RIFERIMENTO NORMATIVO |
STRUMENTO |
Infra 140 mila euro |
Art. 62 comma 1 |
Affidamento diretto in autonomia |
Superiore a 140 mila euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria |
Art. 62 comma 6 lettera c) |
Utilizzo autonomo degli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate |
Vi è inoltre la possibilità per una stazione appaltante non qualificata di procedere con un appalto congiunto con una stazione appaltante qualificata o incaricare la stessa di svolgere per essa una procedura di affidamento.
CONCLUSIONI
Pertanto l’ANAC invita le Stazioni Appaltanti a procedere con l’iter di qualificazione sul proprio sito al fine di evitare un rallentamento nelle procedure di evidenza pubblica al momento stesso d’acquisizione di efficacia delle nuove regole sui contratti pubblici.
Dott. Giulio Delfino
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